Congresso SIHTA: la presenza e il commento SIFO

Scritto da Redazione SIFOweb Il .

 SIHTA

L’evento nazionale dedicato all’Health Technology Assesment si è appena concluso a Roma.

Al Congresso SIHTA hanno partecipato i massimi esperti di settore, per un confronto sui temi aperti dai regolamenti europei, sulla valutazione delle tecnologie e dell’innovazione, ma anche (e soprattutto) con una riflessione specifica sulla tematica decisiva per il prossimo futuro del Sistema Sanitario Nazionale: la programmazione sanitaria, argomento non a caso presentato e proposto da Americo Cicchetti, nuovo DG presso il Ministero della Salute. La tre giorni ha visto la presenza di 140 relatori e oltre 600 partecipanti, e tra questi anche Francesco Cattel, membro del Direttivo SIHTA e rappresentante SIFO. Gli abbiamo chiesto alcuni commenti di valutazione al termine dei lavori.

Dott. Cattel: anche SIFO, con la sua presenza, ha partecipato al Congresso nazionale SIHTA; può farci un breve sunto dei contenuti emersi nella sessione da lei moderata?

La sessione che ho moderato aveva per titolo l’HTA dei Professionisti e per la prima volta si è parlato dell’utilizzo dell’HTA non come misura per l’allocazione dei beni sanitari (quindi farmaci e dispositivi) ma come strumento per poter capire quelli che saranno la formazione e i fabbisogni necessari ai professionisti che partecipano alla gestione della sanità, profondamente cambiata soprattutto post COVID. Sicuramente quello che è emerso durante la sessione è che è necessario riprendersi una governance delle professioni rispetto a quello che è l’evoluzione della tecnologia, vedi l’avvento dell’intelligenza artificiale. Ed inoltre è necessario pensare alla partecipazione di più figure professionali differenti, come ovviamente il farmacista ospedaliero, ampliando la cultura sanitaria multidisciplinare non più legata solo al medico e all’infermiere. Inoltre, si è sottolineata l’importanza di una cultura dell’investimento in termini di formazione e specializzazione, a seconda di quelle che saranno le necessità che caratterizzeranno la sanità del futuro.

L’attenzione di SIFO verso il tema HTA è ormai solida: i FO sono ormai parte integrante del sistema di valutazione?

Dire che i farmacisti ospedalieri siano parte integrante del sistema di valutazione è difficile dirlo, soprattutto nel nostro panorama nazionale in cui in convivono numerosi sistemi sanitari differenti. Di sicuro il farmacista ospedaliero sta investendo molto nella formazione in ambito di HTA, acquisendo quella metodica che già lo aiutava nell’attività quotidiana in quelle che sono le procedure di acquisto di farmaci e dispositivi medici. Dunque, sicuramente non possiamo dire che ormai ci sia un’integrazione totale e completa, ma da un paio di anni il percorso risulta essere avviato.

Quali i prossimi passi per il Laboratorio HTA?

Sono passi che riguarderanno l’integrazione sempre più stretta con progetti di collaborazione, come si sta già facendo, con la SIHTA per rafforzare ancora di più l’asse seguito negli ultimi anni. Nel futuro sarebbe importante estendere questo percorso anche alla collaborazione con altre società scientifiche in merito ai temi ed ai valori più nevralgici per tutto l’ambito dell’HTA.

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