COVID-19: l’EMA avvia la revisione sull’uso del desametasone
L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha avviato l’analisi dei risultati del braccio dello studio RECOVERY che ha previsto l’uso di desametasone nel trattamento dei pazienti affetti da COVID-19 ospedalizzati.
In questo studio clinico a pazienti affetti da COVID-19 ospedalizzati vennero somministrati, con assegnazione randomizzata, desametasone orale o per endovena, al dosaggio di 6 mg/die, fino a 10 giorni o la terapia abituale da sola.
Come outcome primario venne scelta la mortalità a 28 giorni.
I risultati preliminari dello studio, che ha interessato 6.425 pazienti, indicano che, confrontato con le terapie abituali, il desametasone:
- ha ridotto la mortalità di circa il 35% in pazienti sottoposti a ventilazione meccanica invasiva;
- ha ridotto la mortalità di circa il 20% in pazienti ai quali è stato somministrato ossigeno senza ventilazione invasiva;
- non ha ridotto la mortalità nei pazienti ai quali l’ossigeno non è stato somministrato.
Lo scopo della revisione è fornire un parere sui risultati dello studio RECOVERY e, in particolare, il potenziale uso del desametasone per trattamento dei pazienti adulti affetti da COVID-19.
Per maggiori informazioni:
L’EMA avvia la revisione di desametasone per il trattamento degli adulti affetti da COVID-19 che necessitano di supporto alla respirazione
Dexamethasone in Hospitalized Patients with Covid-19 — Preliminary Report (NEJM 17-07-2020)
Fonte: www.ema.europa.eu
Ugo Caroselli
Redazione Sifoweb