TECHNOHEALTH: IL CONTRIBUTO DELL'AI ALLA PROFESSIONE DI FARMACISTA OSPEDALIERO
Cosa può realizzare il Farmacista Ospedaliero con le incalcolabili possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale? Guardarle con sospetto? Difendersi? Comprenderle? Utilizzarle con discernimento? A questi ed altri interrogativi si è cercato di rispondere nel Corso di aggiornamento nazionale Technohealth: rivoluzione tecnologica e competenze inedite per il professionista SSN, evento proposto a Roma da SIFO con il coordinamento scientifico di Claudio Pisanelli, Giorgia Gambardelli ed Emilia Scotti.
I lavori – aperti con i saluti istituzionali del presidente SIFO Arturo Cavaliere, Giuseppe Guaglianone (presidente Ordine Farmacisti Roma) e Marzia Mensurati (Direttore Politiche del Farmaco, Regione Lazio) – sono stati sviluppati e proposti da SIFO per offrire una visione multiprofessionale sull’insieme delle possibilità concrete offerte già oggi dall’intelligenza artificiale in ambito healthcare, facendola cosi uscire dall'alveo delle speranze e dalla gabbia delle diffidenze.
Gli interventi, programmati in una logica di multidisciplinarietà hanno visto Davide Croce e Pietro Coletta (CREMS, Castellanza-Varese) porre le basi per una comprensione delle possibilità offerte dall’AI in sanità (con esempi concreti riferiti in particolare alla gestione dei turni di un reparto ospedaliero ad alta complessità, oppure all’analisi di dati provenienti da cartelle cliniche anonimizzate), mentre Gerardo Miceli Sopo (Asl Roma2) ha illustrato, anche con il supporto di una prova pratica realizzata con ChatGPT e con Meta, come questi strumenti di comprensione e risposta possono essere messi già oggi a disposizione del professionista della salute.
Durante la giornata sono state tredici le relazioni scientifiche: Gianni Belletti (PHD Lifescience, Bologna) ha approfondito varie piattaforme di Patient Support Program, mentre Stefano Mancini (Chirurgia oncologica, Ospedale San Filippo Neri, Roma), Fabrizio Signore (Urologia Ospedale Sant’Eugenio, Roma), Jessica Miele (Campus Biomedico, Roma) e Assunta Staiano (Ospedale Sant’Eugenio, Roma) hanno offerto una panoramica delle attuali attività di chirurgia robotica e del rapporto tra farmacisti ospedalieri e specialisti di chirurgia; allo stesso modo Fabio Calabrò (Direttore oncologia, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Monica Santimaria (Ospedale San Bortolo, Vicenza) hanno reso evidente il rapporto già esistente tra radiofarmacisti ed oncologi, in special modo quando si parla di radioligandi e teranostica. L'agenda dell'evento romano - che ha goduto della moderazione di Filippo Urso, Gabriele Bagaglini, Alessandra Mecozzi e Lorella Lombardozzi, che si sono alternati nelle varie sessioni - ha offerto, con Giuseppe Recchia (Fondazione Tendenze Salute, Verona), Giulia Gianfilippo (ASL Roma 6) e Marianna Maranghi (Università La Sapienza, Roma) anche approfondimenti sulle terapie digitali-DtX e sullo sviluppo della diagnostica per immagini tra radiologia, telemedicina e presa in carico del paziente con diabete, confermando l’impatto ormai trasversale a discipline e specialità.
Le due tavole rotonde programmate (a cui hanno partecipato Alessandra Mecozzi, Lorella Lombardozzi, Angelo Pecere, Andrea Di Mattia, Fulvio Ferrante, Gianni Belletti e Pietro Coletta) hanno sviluppato in forma dialogica la necessità di adottare un atteggiamento professionale di “consapevolezza degli strumenti tecnologici” e di “apertura meditata” del farmacista ospedaliero nei confronti dei cambiamenti in atto affinché si realizzi quella definizione – data da ChatGPT – riportata da Assunta Staiano per cui la farmacia ospedaliera “è il respiro regolare che assicura il ritmo” all’insieme dell’innovazione healthcare.
Claudio Pisanelli ha concluso il Corso nazionale Technohealth affermando che “occorre acquisire una consapevolezza professionale sempre più robusta ed ampia sul fatto che le tecnologie avanzate non sono più il futuro, ma sono il presente. E questo traccia il percorso di lavoro di tutti i farmacisti ospedalieri: acquisire competenze basate su evidenze scientifiche e riconosciute dal SSN per svolgere quel ruolo guida del sistema del farmaco che SIFO promuove e stimola ormai da anni". Un ruolo in questo settore che si evidenzia perfettamente, ha ricordato Emilia Scotti, nel Documento programmatico SIFO 2024-2028 dove un capitolo specifico - il capitolo 8 - è dedicato all’intelligenza artificiale e alle sue ricadute positive in termini di miglioramento dell’assistenza farmaceutica.
Walter Gatti
giornalismo & comunicazione